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La musica di Georg Friedrich Haas fa vibrare la città dei Sassi con le “Musiche per Matera”: report e foto



La musica di Georg Friedrich Haas fa vibrare la città dei Sassi con le “Musiche per Matera”: report e foto





La musica di Georg Friedrich Haas fa vibrare la città dei Sassi con le “Musiche per Matera”. Il compositore austriaco Georg Friedrich Haas è stato il protagonista assoluto nel centro storico e nei Sassi di Matera con “sinfonia di una città: sei stazioni musicali nei Sassi”. Cinque ore a mezza a disposizione del pubblico per ascoltare le sue composizioni a Palazzo Lanfranchi, negli ipogei di Palazzo Lanfranchi, nel complesso monastico di Sant’Agostino e nella chiesa di Sant’Agostino e Casa Cava. Inoltre l’ “Orchestra di fiati – Rocco D’Ambrosio” di Montescaglioso ha sfilato dalle 18,30 a mezzanotte per le strade del centro cittadino, da piazzetta Pascoli a piazza San Giovanni, effettuando anche un deviazione in via Cappelluti per il cippo in onore dei caduti.

Musica “spettrale” e suoni della contemporaneità si sono fusi in un’unica vibrazione, diffondendosi all’interno dei pieni e dei vuoti delle strutture non lineari dei Sassi di Matera. L’opera è stata commissionata dal Lams – Laboratorio Arte Musica e Spettacolo con la direzione artistica di Giovanni Pompeo e con la consulenza di Vincenzo Santarcangelo, coprodotta con la Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Voices of Spirits. Quello di Haas non è stato un concerto “canonico” ma diffuso, una vera e propria “Sinfonia di una città”.
“Musiche per Matera” si è articolato in 6 composizioni per 6 diversi ensemble e solisti (per un totale di 80 musicisti, componenti dell’Orchestra di Matera e della Basilicata, riconosciuta dal FUS e promossa dall’Associazione Culturale “R. D’Ambrosio”) pensate per sei specifici luoghi della città: sei “stazioni” di un percorso che si estende nello spazio e nel tempo innescando un’impressionante interazione tra performer e ambiente. Un’opera pensata e ideata nella Capitale europea della cultura durante una residenza artistica tenutasi nel novembre del 2018, che ha visto il celebre compositore impegnato nella scelta dei luoghi acusticamente più suggestivi del centro storico e dei Rioni Sassi. Spazi che permettessero al Maestro di realizzare composizioni in grado di toccare le emozioni più remote dell’animo umano, in un connubio tra arte, creazione artistica e misticismo.

“Sono un compositore che non accetta compromessi di nessun tipo – aveva ricordato il Maestro nel corso di un’intervista – E’ stata questa la sfida estetica, quella di interagire con i luoghi di Matera, con le performance e con i musicisti. In questi giorni – aggiunge – ho vissuto un’esperienza meravigliosa con i musicisti che si esibiranno sabato sera, perché hanno compreso cosa stava accadendo nella musica che suonavano e lo hanno fatto con “passione e amore”. Il compositore ha poi sottolineato lo stretto legame con la città dei Sassi: “Sono stato a Matera nel novembre scorso, purtroppo sono dovuto rimanere solo due settimane, i miei impegni alla Columbia University mi hanno costretto a tornare a New York. Sono cresciuto in un posto molto turistico nelle Alpi austriache, e qui a Matera ho trovato la stessa situazione, un posto in cui gli abitanti sono diventati ormai una minoranza. Ma la ragione principale è che, proprio come accade nella mia musica, la bellezza di questa città non si fonda su un’architettura dell’estetica, ma della necessità. E questa idea della connessione tra estetica e necessità è un elemento cruciale per la mia musica. Ad esempio, quando le mie opere vengono eseguita nella completa oscurità, non penso a come faranno i musicisti a interagire tra loro: la necessità di fare una performance nel buio è il fondamento della mia ispirazione”. Quanto a “Musiche per Matera”, il compositore ha spiegato che “nelle due settimane di novembre, avevamo pianificato un certo tipo di percorso. Poi i piani sono cambiati e, per una serie di convergenze che hanno quasi del miracoloso, ora il programma è tutto fuorché turistico. Abbiamo lavorando con le reali possibilità che questa città ci offre: Casa Cava con la sua oscurità, la Chiesa di Sant’Agostino con il suo organo mesotonico, e poi la banda. Sono stato fortemente colpito dalla perfomance dell’orchestra di fiati R. D’Ambrosio di Montescaglioso e lavorare per la banda è stato uno degli elementi che più ho amato nel corso della scrittura. Avrei potuto scrivere pagine in un tipico stile avanguardistico e fare impazzire i bandisti, ma la banda di Montescaglioso ha due peculiarità che la rendono unica: seguire il tempo quando marciano, ed emettere un suono dal timbro inconfondibile quando marciano. Ho composto una Marcia ascendente e una Marcia discendente, che procedono in due direzioni opposte, in un crescendo infinito e un discendendo infinito”. Poi il Maestro si ferma e con voce bassa ricorda di essere austriaco: “un discendente di criminali di guerra, della Seconda Guerra mondiale. Sono rimasto terribilmente colpito da quello che è successo a Matera il 21 settembre del 1943. Il mio desiderio era essere parte di questa marcia, e quindi fare una sosta al monumento che commemora i caduti di Matera. Quella di ‘Musiche per Matera’ sarà dunque un’esperienza umana e spirituale che riflette la mia musica e il mio modo di scrivere: volevo che anche gli abitanti di Matera potessero farne esperienza”.

Quello del 21 settembre non è stato un concerto “canonico” ma un percorso musicale intriso di fascino e mistero, da assaporare attimo dopo attimo, in ognuna delle sei stazioni musicali. E così, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi il pubblico ha seguito le “Installazioni sonore per strumentisti” eseguite da un ensemble composto da viola, clarinetto basso, fagotto, fisarmonica, tre corni e due sousaphone. Negli Ipogei di Palazzo Lanfranchi è stata proposta una performance di grande effetto per sei percussionisti in cui accanto alle percussioni saranno suonati oggetti di uso quotidiano. Gli Ipogei del complesso monastico di Sant’Agostino hanno fatto da cornice alla performance di 6 pianisti che suoneranno 3 pianoforti a coda accordati a un sesto di tono di distanza ciascuno. Nella Chiesa di Sant’Agostino si è svolto il concerto per organo mesotonico e ottetto d’archi. Infine, di forte impatto sensoriale, anche il concerto per quartetto d’archi eseguito nell’oscurità totale, sul palco di Casa Cava. La musica di Haas ha invaso anche il centro storico di Matera, con l’esecuzione di “Matera per sempre: Marcia discendente – Marcia ascendente”, per banda tradizionale del Sud Italia composta per l’Orchestra di fiati “R. D’Ambrosio” di Montescaglioso, che ha sfilato da Piazzetta Pascoli fino a Piazza San Giovanni (e ritorno, più volte) con una “deviazione” per rendere omaggio alla lapide di Via Cappelluti, che commemora l’eccidio nazista del 21 settembre 1943.

Il direttore artistico Giovanni Pompeo. “Abbiamo realizzato quello che qualche anno fa era impossibile anche solo da immaginare: una grande produzione musicale che mette insieme uno dei maggiori compositori del mondo e i migliori musicisti del territorio (solisti, ensemble, orchestra sinfonica, banda) nella realizzazione di una vera e propria“creazione musicale” che poi diventa “patrimonio della collettività di tutto il mondo”. Sono rimasto affascinato e conquistato dalla musica di Haas, è musica che ha forza e autenticità, verità e un certo potere di penetrazione oserei dire psichico e fisico insieme; avevo chiesto al pubblico di approcciarsi a questo evento con curiosità e senza preconcetti: e sono convinto che lo ha fatto per apprezzare e godere appieno anche, se non addirittura proprio, quegli elementi sonori presumibilmente “nuovi”: penso, ad esempio, all’uso di cluster estesi e fluttuanti, al quartetto d’archi nell’oscurità totale a Casa Cava, a sistemi di intonazione non convenzionali, ai sesti e quarti di tono (per esempio, i 3 pianoforti sono sembrati “stonati”, ma dopo pochi minuti il nostro orecchio si è accomodato a questo nuovo sistema e ne sarà colpito ed affascinato). Penso alla banda, che ha suonato marce composte ispirandosi alle scale di Shepard. Sostenere e promuovere la nuova musica è una delle mission istituzionali del Lams, che ha già organizzato nel 2011 il Concorso Internazionale di Composizione ITALIA 150 – per il quale ha ricevuto la Targa di rappresentanza del Presidente della Repubblica – e nel 2016 il Concorso Internazionale Gesualdo Reloaded portando a Matera compositori del calibro di Unsuk Chin, Magnus Lindberg, Azio Corghi, Ivan Fedele, Detlev Glanert”.

La fotogallery dell’evento Le “Musiche per Matera” di Georg Friedrich Haas
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